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Selfiemployment: Il Nuovo Bando Per Fare Impresa

Selfiemployment: il nuovo bando per fare impresa

Prende il via l’edizione 2021 di Selfiemployment Invitalia. Il fondo di micro-finanziamenti è gestito da Invitalia sotto la supervisione dell’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro). Eroga prestiti a tasso zero, senza necessità di garanzie personali o reali.

E’ destinato ai cosiddetti NEET (iscritti al programma Garanzia Giovani), ai disoccupati di lunga durata e alle donne inattive su tutto il territorio nazionale.

Dal 22 febbraio 2021 sarà possibile presentare domanda per avviare una microimpresa. Invitalia finanzia al 100% e senza interessi piani di investimento d’importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro. Il rimborso del finanziamento è previsto in 7 anni, con rate mensili, a partire dai 12 mesi successivi all’erogazione del prestito.

Secondo un’analisi effettuata dal centro studi di Confcommercio, nel 2020 sono state chiuse 300.000 imprese. Molte persone, a seguito della pandemia del Covid-19, stanno perdendo o hanno perso il lavoro. Senza contare le donne che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno dovuto rinunciare al lavoro per esigenze familiari.

Grazie a questo avviso pubblico, chi ha un progetto imprenditoriale può realizzarlo pur non avendo le possibilità economiche. Non funziona attraverso scadenze o graduatorie: le richieste di finanziamento verranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo.

In questa guida, ti spieghiamo chi può accedere al finanziamento, come fare domanda, le caratteristiche dell’incentivo ed altri dettagli importanti.

Sommario

Nuovo Selfiemployment Invitalia 2021: chi può richiedere il finanziamento

Come accennato, il Nuovo Selfiemployment si rivolge quest’anno ad una platea di destinatari più ampia. Non è previsto alcun limite di età.

A partire dal 22 febbraio 2021, potranno presentare domanda per accedere all’incentivo i seguenti soggetti residenti in Italia:

NEET, ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 ed i 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione professionale;

disoccupati di lunga durata maggiorenni all’atto della presentazione della domanda, ovvero soggetti maggiorenni che hanno presentato una dichiarazione di immediata disponibilità (DID) al lavoro da almeno 12 mesi, che non sono titolari di partita IVA e che non fanno parte, in qualità di socio o amministratore, di una società;

donne inattive maggiorenni che, al momento della presentazione della domanda non risultano occupate in attività lavorative, non sono titolari di partita IVA e non fanno parte di una società in qualità di socio o amministratore.

Tanto i disoccupati di lunga durata quanto le donne inattive non devono necessariamente essere iscritti al programma Garanzia Giovani.

Le iniziative imprenditoriali (localizzate su tutto il territorio nazionale tranne la Provincia autonoma di Bolzano) che possono fare richiesta di finanziamento sono:

– imprese individuali;

– società di persone;

– società cooperative e cooperative sociali composte da 9 soci al massimo, inattive o non ancora costituite a patto che, entro 90 giorni dall’eventuale concessione del finanziamento, vengano costituite;

– associazioni professionali e società tra professionisti inattive, costituite da non oltre 12 mesi rispetto alla data in cui è stata presentata la richiesta.

Settori e spese ammissibili ai finanziamenti

Sono ammessi ai finanziamenti tutti i settori di produzione di beni, fornitura di servizi e commercio anche in franchising.
Ad esempio:

  • turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi
  • servizi alla persona
  • servizi per l’ambiente
  • servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)
  • risparmio energetico ed energie rinnovabili
  • servizi alle imprese
  • manifatturiere e artigiane
  • commercio al dettaglio e all’ingrosso
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli

Al contrario, sono esclusi i settori della pesca, acquacoltura, produzione primaria in agricoltura, lotterie, case da gioco e scommesse.

Rientrano nell’agevolazione le spese relative a strumenti, macchinari, attrezzature, hardware e software, opere edili (per il 10% del totale), spese di gestione (locazione di immobili, canoni di leasing, utenze, stipendi, materie di consumo, servizi informatici, di promozione e comunicazione).

Microcredito, Microcredito esteso e Piccoli prestiti

Il Fondo Rotativo Nazionale Selfiemployment eroga finanziamenti agevolati rimborsabili in 7 anni con rate mensili senza interessi né richiesta di garanzie personali o reali. Le rate partono dopo 12 mesi dall’erogazione del finanziamento. In pratica, dal ricevimento del prestito per un anno non si pagano le rate.

Il finanziamento copre fino al 100% delle spese ammissibili: da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro.

Le soluzioni per accedere al finanziamento sono tre:

Microcredito per piani d’investimento compresi tra 5.000 e 25.000 euro;

Microcredito esteso per programmi di spesa tra 25.001 e 35.000 euro;

Piccoli Prestiti per investimenti compresi tra 35.001 e 50.000 euro.

Caratteristiche dell’incentivo Selfiemployment Invitalia

Selfiemployment Invitalia 2021, oltre a prevedere una platea più ampia di beneficiari, introduce quest’anno soluzioni operative e finanziarie più vantaggiose rispetto all’edizione precedente.

Vediamo quali sono.

Il periodo richiesto per la costituzione della nuova ditta individuale o società si allunga passando da 60 a 90 giorni.

Viene esteso anche il periodo per iniziare a restituire il finanziamento Microcredito e Microcredito esteso: passa da 6 a 12 mesi.

Riguardo ai Piccoli Prestiti, il 1° SAL passa da un massimo del 50% al 70% del prestito.

La documentazione per la presentazione della domanda risulta più agile e snella, la procedura viene semplificata.

Come fare domanda

A partire dal 22 febbraio 2021 (dalle ore 12) è possibile compilare e presentare la domanda per il finanziamento esclusivamente via Internet accedendo alla piattaforma online di Invitalia.

Tutta la modulistica è disponibile in un’apposita sezione del sito di Invitalia Spa.

La domanda deve contenere i seguenti dati:

– anagrafica e profilo del richiedente;

– dichiarazione di volontà a sottoporsi al colloquio di valutazione in modalità remota. Il colloquio consente di acquisire un vantaggio nell’attribuzione dei punteggi per la valutazione;

– descrizione del progetto imprenditoriale;

– analisi del mercato di riferimento;

– aspetti tecnici ed operativi che rendono fattibile il progetto proposto;

– aspetti economico-finanziari (programma di spesa). Non serve allegare alla domanda i preventivi di spesa.

Sarà necessario registrarsi al sito di Invitalia indicando un indirizzo e-mail, dopodiché si potrà accedere al servizio per compilare la domanda online caricando eventuali allegati.

Occorre possedere un indirizzo PEC (posta elettronica certificata) ed una firma digitale.

La richiesta deve essere firmata digitalmente da:

– persona fisica in qualità di futuro rappresentante legale di una società di persone o di futuro Presidente di una società cooperativa;

– titolare di una ditta individuale costituita o in fase di costituzione;

– rappresentante legale di una società o associazione tra professionisti o Presidente di una cooperativa.

Procedura in caso di ammissione

Le domande di finanziamento, corredate del piano d’impresa, vengono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione. La richiesta potrà essere ammessa o meno entro 60 giorni dalla data di presentazione: l’esito verrà comunicato via PEC.

Non è prevista una scadenza per la presentazione delle domande. Selfiemployment Invitalia è una misura a sportello: si potranno inviare le domande fino ad esaurimento dei fondi disponibili per la Regione di riferimento.

In caso di ammissione, il destinatario dovrà costituire la ditta individuale o società, aprire un conto corrente intestato all’azienda beneficiaria ed inviare la documentazione richiesta entro 90 giorni massimo.

Successivamente (entro 15 giorni), Invitalia gli trasmetterà il contratto di finanziamento. Nell’arco di 6 mesi dalla stipula del contratto, pena la revoca del finanziamento concesso, il destinatario dovrà avviare l’attività finanziata.

Se vuoi maggiori informazione o intendi presentare domanda, puoi contattarci per una consulenza gratuita